Il CESISP svolge attività di ricerca indirizzata alla definizione, comprensione e analisi delle politiche economiche e industriali. Nello specifico:

  • Ricerca specializzata sugli aspetti economici, organizzativi, gestionali e normativi dei servizi pubblici, delle attività produttive e del settore pubblico in ottica internazionale;
  • Ricerca sulle strategie pubbliche in tema di politica economica e industriale con particolare riferimento alle scelte infrastrutturali, energetiche, ambientali e di organizzazione e regolazione delle utilities; questo punto potrà essere sviluppato sia a livello nazionale che di specifiche realtà territoriali.

Programmi di ricerca e divulgazione che rappresentano un luogo di produzione di idee per le scelte economiche che possano validamente contribuire alle decisioni da parte dei soggetti che sono chiamati ad adottarle.


Gestione dei rifiuti urbani

Dopo gli approfondimenti sui costi della raccolta urbana dei rifiuti il CESISP affronta con un nuovo progetto di ricerca i temi dell’efficienza allocativa relativi alla determinazione delle strutture tariffarie pagate dagli utenti. Le nuove tariffe dovranno non solo considerare la cost reflectivity del servizio reso all’utente ma anche fornire adeguati segnali comportamentali per promuovere comportamenti virtuosi. Si tratta di una mappatura complessa della filiera di costo del servizio considerando anche le esternalità negative e positive che dovranno essere valorizzate all’interno della determinazione tariffaria. Completa il progetto di ricerca un’analisi dei perimetri di attività connessi al ciclo dei rifiuti nel quale identificare le aree di mercato dalle aree nelle quali è razionale un assetto di servizio in concessione (monopolio tecnico) al fine di evitare distorsioni della concorrenza.


Il futuro mercato elettrico previsto dal CEP: nuove sfide per la concorrenza

Nella nuova configurazione di mercato previsto dal Clean Energy Package stano cambiando i ruoli degli stakeholder tradizionali ovvero consumatori, produttori di energia, venditori e gestori dei servizi di rete. Agli attori tradizionali si richiede una forte evoluzione introducendo nuove figure quali il presumer, gli aggregatori e nuovi servizi digitali, gli strumenti di analytics avanzati e oltre a tecnologie abilitanti ICT. Il Clean Energy Package trascura tuttavia le implicazioni sull’assetto competitivo del mercato che richiederà nuovi canoni interpretativi delle fattispecie delle condotte abusive ed altre pratiche. Attraverso un approccio economico nell’analisi e nella valutazione dell’impatto concorrenziale delle diverse tipologie di intese, la ricerca intende esplorare le nuove sfide per la disciplina della concorrenza all’interno del futuro disegno del mercato elettrico.


Trasporto pubblico: effetti e prospettive della concorrenza

In Europa la concorrenza nei trasporti pubblici rappresenta un fenomeno circoscritto a specifici segmenti di mercato. Tuttavia l’evoluzione normativa comunitaria (IV pacchetto ferroviario) e le spinte nazionali a riforme più estese e rapide modificheranno radicalmente il settore.
In Italia la concorrenza nel trasporto aereo ha portato a una crisi grave dei vettori nazionali maggiori e alla scomparsa di molti di quelli minori. Invece la concorrenza nel trasporto ferroviario ad alta velocità ha determinato una grande crescita del mercato e il successo dei due operatori presenti. Quali insegnamenti si possono trarre da questi esempi per i segmenti non ancora concorrenziali, in particolare il trasporto locale e il trasporto ferroviario su rete tradizionale? Come dovranno cambiare le strategie delle imprese per affrontare con successo l’apertura dei mercati? Quali benefici porterà la concorrenza per la finanza pubblica?


Reti di distribuzione gas

CESISP laboratorio Reti distribuzione gasLe infrastrutture della distribuzione del gas sono un patrimonio del Paese per la loro capillarità e consistenza. Urge tuttavia un intervento di riqualificazione e sviluppo. Il recepimento delle direttive Europee sulla liberalizzazione del settore del gas risale al 2000 (DL 164/200) e il Decreto Gare ATEM (Ambiti Territoriali Minimi) al 2011. Il percorso doveva avviarsi nel 2014 e concludersi nel 2017. Su 177 ATEM ad oggi risultano attivate gare per un numero irrisorio. Cosa si aspettano gli Enti Locali e le Imprese? Quali sono i nodi? Chi dovrebbe fare cosa?
Queste sono alcune delle domande che emergono e sono ricorrenti in coloro che operano nel servizio di distribuzione del gas. Le Stazioni Appaltanti degli ATEM hanno avviato la pubblicazione dei primi Bandi di Gara in coerenza con il DM 221/11, ma il piano non decolla.

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